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S.A SENSO ARTIFICIALE

sab 28 set

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Teatro Nuovo Napoli

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S.A SENSO ARTIFICIALE
S.A SENSO ARTIFICIALE

Orario e Luogo

28 set 2019, 21:00 – 29 set 2019, 19:00

Teatro Nuovo Napoli, Via Montecalvario, 16, 80134 Napoli NA, Italia

Guests

Sull'evento

 LO SPETTACOLO Un ingegnere ha appena creato una macchina particolare: Sofia. Cosa sia Sofia non lo sappiamo con certezza. Ha l’aspetto di una donna, di una in particolare, ma aspetta degli ordini per fare qualunque cosa. Nel frattempo è immobile. Come un oggetto; cosa che effettivamente è, sebbene sembri a tutti gli effetti umana.

ISPIRAZIONE In un’epoca in cui il rapporto umano è sempre più scarso e virtuale, indagare quel sottile confine tra uomo e macchina, tanto esplorato alla fine dell’ottocento e di nuovo all’inizio del secolo scorso, sembra un’attività nuovamente attuale. Sempre più spesso ci interfacciamo ad altri esseri umani desiderando che abbiano la semplicità e la logica delle macchine che oggi veicolano ogni nostra azione; macchine che, d’altro canto, proprio per la loro semplicità, al primo blackout ci fanno impazzire, si bloccano quando non dovrebbero e comandano, invece di obbedire.

Ma cosa accadrebbe se potessimo relazionarci alle macchine come se fossero esseri umani? Quale particolare psicologia, insomma, si nasconde dietro una lavatrice che continua a girare, uno stereo che si accende di notte, un’aspirapolvere che non respira più? Ma soprattutto siamo così sicuri che sia diverso dall’approccio che proviamo ad avere alla comprensione di un animo umano, schematizzandolo come se fosse una macchina, riconducendo tutto ad un elementare, confortante, rapporto di causa e conseguenza?

Non siamo più, è chiaro, in grado di capire ciò che vogliamo, come lo vogliamo: il nostro sentire è legato alla rappresentazione del sentimento stesso, e quando qualcuno si comporta in un modo diverso dal nostro, semplicemente lo etichettiamo come rotto, colpevoli della più profonda mancanza di empatia da secoli a questa parte.

Sinossi: Un ingegnere ha appena creato una macchina particolare: Sofia. Cosa sia Sofia non lo sappiamo con certezza. Ha l’aspetto di una donna, di una in particolare, ma aspetta degli ordini per fare qualunque cosa. Nel frattempo è immobile. Come un oggetto; cosa che effettivamente è, sebbene sembri a tutti gli effetti umana. Il dottore prova a interagire con lei. Le dà ordini, le fa delle domande, la muove come un burattino. L’ha creata appositamente per riempire un vuoto d’empatia che sente, per avere di nuovo qualcuno da amare, eppure non sembra soddisfatto. Sembra difettosa: è distaccata e non sa come sistemarla. Né il suo assistente sa essere d’aiuto. Approcciando a lei in quanto donna, questa sfugge a qualunque meccanica razionalità, che la rende incomprensibile per il suo stesso creatore; in quanto macchina, tuttavia, nega ogni umana sensibilità, ogni empatia, rendendosi così distante da chi le si interfaccia. La soluzione sembra chiara al creatore. Una terapia psicologica di gruppo con altri elettrodomestici. Quando entrano in scena altre macchine, l’incomprensione si estende ad ogni rapporto, nascono nella nostra protagonista intolleranze, chiusure, giudizi, sottolineando non tanto l’incapacità di decifrare i meccanici segnali, quanto l’inabilità a modificare il proprio punto di vista per accogliere l’altro. Ma siamo sicuri che il difetto sia nell’esecuzione del programma e non nella programmazione, nel programmatore stessi?

Note di regia S.A. è un dialogo, ma anche una confessione, tra un uomo che non è stato in grado di amare e farsi amare abbastanza e che ha programmato una donna artificiale che fosse in grado di capirlo e di farsi capire. Ma l’animo umano, retorico dirlo, non è riconducibile ad un semplice algoritmo. Con S.A. lo scopo è di tradurre in linguaggio teatrale tutte le difficoltà comunicative che appartengono alla nostra cibernetica generazione, il concetto di amore e dipendenza, mai come oggi connessi, la presunzione di conoscenza e di comprensione, i dubbi sulla genuinità di un pensiero o di un’anima, il senso sociale e politico sempre più intollerante, per poi svilupparli in un dialogo tra un uomo e una donna, simili e distanti, avvicinandoli, fino quasi a sfiorarsi, senza riuscire, tuttavia, ad incontrarsi.

Progetto vincitore di Nuove Sensibilità 2.0 da un’idea di Andrea Cioffi e Sara Guardascione Con: Alessandro Balletta Andrea Cioffi Gabriele Formato Sara Guardascione Luigi Leone E la partecipazione vocale di Franco Nappi

Regia e drammaturgia –  Andrea Cioffi Regista assistente – Massimo De Matteo Assistente alla drammaturgia – Daniele Acerra Musiche – Emanuele Pontoni Scenografia – Luca Serafino Consulente alla scenografia – Luigi Ferrigno Costumi – Rosario Martone Sartoria – C.T.N. 75 di Vincenzo Canzanella Proiezioni e videomapping – Antonio Luongo Riprese videomapping – Giuseppe Lubrano Disegno Luci – Marco Serra Grafica – Francesco Mazzocca Direttore di scena –  Gaetano Migliaccio

Si ringraziano: Théâtre de Poche, Ex Asilo Filangieri, Salvatore Scotto D’Apollonia

Repliche: 28/09 ore 21:00 29/09 ore 18:30

Info e prenotazioni: info.demiurgo@gmail.com - botteghino@teatronuovonapoli.it 327 014 8209 - 3938862763 

Biglietti

  • 28 settembre ore 21.00

    10,00 €
    Vendita terminata
  • 29 settembre ore 18.30

    10,00 €
    Vendita terminata

Totale

0,00 €

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