Gli appuntamenti de Il Demiurgo - luglio 2023
Eneide: Dido+Enea: una storia d'amore impossibile!
Non parliamo di un amore non corrisposto, Enea in fondo era legato a Didone ma parliamo di un amore che "per volere del fato e degli dei" non poteva durare: come è noto Enea sarebbe diventato il capostipite della stirpe romana.
È un amore vero quello tra Enea e Didone: impetuoso e profondo come il mare che entrambi hanno attraversato da esuli. Un amore autentico e forte. E perdente: il fato sceglie altrimenti e, spogli delle corone da re, Enea e Didone restano quel che sono: un uomo e una donna.
Ed è la donna, ferita e furente, a scagliare la sua maledizione, furiosa e disperata, all'amato e alla sua stirpe. Una maledizione eterna, che dividerà per sempre Cartagine e Roma. Una maledizione autentica e inscindibile, forte e indissolubile. Come lo è solo l'odio nato da un amore spezzato!
Teatro Ellenistico-Romano di Sarno (SA) 8 luglio ore 20.30
Iliade: La Guerra di Troia
L’addio struggente tra Ettore e Andromaca, reso ancora più tenero dalla presenza del loro bambino Astianatte, ha da sempre intenerito i cuori più duri. Sono un marito e una moglie e sono anche un papà e una mamma e il fato ne chiede la separazione e una tragica fine!
Ditemelo, perché io non lo so come si faccia, e nemmeno come gli è venuto in mente, ad Omero, di farci capire così quanto fa schifo la guerra, e quanto stupidi sono l’orgoglio umano e l’eroismo becero che le guerra causa. Un papà che si toglie l’elmo, fa ghirighirighiri al suo bambino, e noi sbam! siamo travolti, sconvolti, schiantati. Perché siamo in mezzo ad un poema e ad un battaglia, ma all’improvviso non ne vogliamo più. Non ci interessa più la guerra, la battaglia, e forse nemmeno il poema. Vogliamo, o almeno vorremmo, che Ettore prendesse per mano Andromaca e in braccio il loro pupetto, e felici tornassero a casa, insieme, a giocare e farsi ghirghirighiri, e che la battaglia, se ce ne deve essere una, fosse al massimo quella che si fa a cucinate, nel lettone, la mattina appena svegli. (da galateavaglio.com)
Lo spettacolo racconta, quindi, della guerra di Troia attraverso la ricostruzione data da Andromaca un attimo prima della sua cattura mentre stringe tra le braccia il figlio, in una Troia che già brucia delle fiamme Achee.
E gli episodi prendono corpo, rappresentati dagli attori mentre la protagonista parla. Parla da principessa, da donna e da madre. E offre una lettura dell’Iliade fedele e al contempo moderna.
Lo spettacolo è inserito nel Festival "I Racconti di Dioniso", una rassegna divisa tra spettacoli all’anfiteatro romano, i monologhi alle tombe romane ed i workshop al teatro Biancardi. Il festival è un vero e proprio baluardo per formare ed informare il suo pubblico e scoprire le bellezze attraverso l’arte.
“Sono molto soddisfatto che realtà importanti del settore mettano in scena veri e propri capolavori che appartengono alla nostra storia” dichiara il direttore artistico Nicola Le Donne che continua ” questo non è un risultato che si ottiene da soli ma frutto di un lavoro di squadra condiviso, pertanto grazie ai nostri partner, ad Avellarte nostri soci, al comune di Avella e alla sovrintendenza “
9 luglio 2023 ore 21.00 Anfiteatro Romano di Avella (AV)
La Bisbetica Domata di William Shakespeare
con Mario Autore e Chiara Vitiello
Si tratta di un’opera importantissima e tra le più approfondite di Shakespeare: le tematiche sugli scontri tra uomini e donne e il differente peso e potere dei sessi, le discussioni circa l’adeguamento del testo a una società diversa, liberatasi almeno in teoria e in diritto dalle catene del patriarcato hanno sempre tenuto vivo il dibattito sull’opera.
LA BISBETICA DE IL DEMIURGO Il Demiurgo porta in scena una versione onirica, brillante e frizzante dell’opera, affidata alla penna di Francescoantonio Nappi e alla regia dello stesso Nappi e di Chiara Vitiello. In scena un vero e proprio super cast “la scelta dei due protagonisti era centrale – afferma Nappi – e ci siamo affidati a una coppia meravigliosa” in scena, infatti, ci saranno Mario Autore, fresco di nomination ai Nastri d’argento per il ruolo di Eduardo ne “I FRATELLI DE FILIPPO”, e Chiara Vitiello, reduce da due spettacoli in cui ha recitato diretta da Carlo Sciaccaluga: La Congiura del Fiesco, spettacolo evento prodotto dal Teatro Nazionale di Genova, e L’Importanza di Chiamarsi Ernesto, prodotto da Il Demiurgo.
ho assistito alla rappresentazione di Enea e Didone in data 8 luglio u.s. nel teatro ellenistico-romano di Foce a Sarno. Complimenti a tutti spettacolo suggestivo in un luogo adatto e rievocativo. Vorrei però darvi due suggerimenti che, credo, rendano lo spettacolo ancora più godibile:
1) curare meglio il sottofondo musicale così importante a creare l'atmosfera della storia
2) se è possibile dotare gli attori di microfono perchè è vero che si svolge all'aperto, e per quanto riguarda foce lo spazio del teatro è piccolo, ma la narrazione comporta che a volte gli attori parlino a bassavoce e sono rivolti gli uni verso gli altri , ciò rende difficile la percezione da parte degli spettatori.
Comunque complimenti di nuovo a tutti…