Risale al 100 a.C. e sono disponibili solo 120 posti
il 17 settembre 2022 racconteremo la storia di Ettore ed Andromaca e lo faremo in un luogo ricco di storia, poco noto ma di estremo fascino: il Teatro Ellenistico-Romano di Sarno (SA). vedi mappa
Un evento off per sole 120 persone, le più appasionate, le più veloci.
L’addio struggente tra Ettore e Andromaca, reso ancora più tenero dalla presenza del loro bambino Astianatte, ha da sempre intenerito i cuori più duri. Sono un marito e una moglie e sono anche un papà e una mamma e il fato ne chiede la separazione e una tragica fine!
Ditemelo, perché io non lo so come si faccia, e nemmeno come gli è venuto in mente, ad Omero, di farci capire così quanto fa schifo la guerra, e quanto stupidi sono l’orgoglio umano e l’eroismo becero che le guerra causa. Un papà che si toglie l’elmo, fa ghirighirighiri al suo bambino, e noi sbam! siamo travolti, sconvolti, schiantati. Perché siamo in mezzo ad un poema e ad un battaglia, ma all’improvviso non ne vogliamo più. Non ci interessa più la guerra, la battaglia, e forse nemmeno il poema. Vogliamo, o almeno vorremmo, che Ettore prendesse per mano Andromaca e in braccio il loro pupetto, e felici tornassero a casa, insieme, a giocare e farsi ghirghirighiri, e che la battaglia, se ce ne deve essere una, fosse al massimo quella che si fa a cucinate, nel lettone, la mattina appena svegli. (da galateavaglio.com)
Lo spettacolo racconta, quindi, della guerra di Troia attraverso la ricostruzione data da Andromaca un attimo prima della sua cattura mentre stringe tra le braccia il figlio, in una Troia che già brucia delle fiamme Achee.
E gli episodi prendono corpo, rappresentati dagli attori mentre la protagonista parla. Parla da principessa, da donna e da madre. E offre una lettura dell’Iliade fedele e al contempo moderna.
LA LOCATION
Il teatro ellenistico si trova a Sarno, una piccola cittadina in provincia di Salerno situata ai piedi del monte Saro.
Datato intorno al 100 a.C., il teatro venne modificato successivamente in età augustea. Fu scoperto negli anni sessanta mentre si svolgevano i lavori per la costruzione di una fabbrica Star.
Del teatro è visibile in parte la cavea (dove si sedevano gli spettatori) con la proedria (i sedili più vicini alla scena) in blocchi di tufo, l’orchestra, le parodoi (gli ingressi laterali) e la base del pulpitum (il palcoscenico).
La proedria terminava ai lati con la decorazione di due figure alate: una sfinge e un leone. Simboli che erano riservati per le alte personalità cittadine.
Per comprendere l’importanza di tale teatro basti pensare che teatri in muratura all’interno della città di Roma non vi saranno, per opposizione del Senato, fino al 55 a.C. quando Pompeo ne farà costruire uno. Infatti, fino a quella data gli spettacoli come le commedie di Plauto e di Terenzio, per intendersi, venivano messe in scena a Roma all’interno di teatri in legno che, alla fine della performance, venivano smontati. Invece, in ambiente italico, a partire dal II secolo a.C., vi sarà una proliferazione di teatri in muratura. I tre meglio noti di Sarno, di Pietrabbondante e quello grande di Pompei (II secolo a.C.), oltre a essere accomunati, coma abbiamo visto, da elementi decorativi, sono molto vicini anche dal punto di vista architettonico. (da "il termopolio.com di Antonio Monticolo")
Iliade La Guerra di Troia
Teatro Ellenistico di Sarno (SA)
17 settembre 2022 20.30
Intero 12,00
Ridotto 10,00 (Insegnanti e bambini dai 4 ai 12 anni)
327 014 8209 *Daria
www.ildemiurgo.it prenota sul sito
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